Torii Porta Giappone (Japanese Gate)
Proprio come il cancello di Heller all'ingresso del giardino, il “torii” simboleggia il passaggio da un mondo a un altro. Il Giardino Heller è un luogo in cui incontriamo piante e fiori magnifici provenienti da tutto il mondo, che mostrano il vibrante arazzo della natura. Immersi nella flora si trovano alcune delle sculture più stimolanti, raccolte e curate nel corso degli anni.
Ad ogni passo, lo spettatore si trova di fronte a una bellezza sia naturale che artificiale, che talvolta induce a riflettere sulla propria esistenza. Collocando un “torii” nel giardino, Heller stabilisce un legame con le culture orientali, evocando immediatamente idee di zen buddhista e creando un senso di tranquillità e sacralità nello spazio.
Storicamente, il “torii” è un tradizionale portale giapponese che si trova solitamente all'ingresso di un santuario shintoista o buddhista. L'idea alla base di questo portale è quella di segnare una netta distinzione tra il mondo ordinario e quello sacro, tra l'ordinario e lo straordinario. Si potrebbe sostenere che, poiché tutto nel Giardino Heller è fuori dall'ordinario, il posizionamento del portale non distingue una sezione come particolarmente speciale, ma segna semplicemente l'intero spazio come sacro.
Il vivace colore vermiglio del “torii” contrasta perfettamente con le piante di bambù che lo circondano. Questo rosso intenso, nella cultura giapponese, era considerato capace di scacciare il male. Inoltre, il rosso richiama il colore del sangue, la forza vitale che scorre nelle nostre vene e ci unisce tutti. Questo colore potente è un simbolo di vitalità e forza, e pur avendo origini nel buddhismo, è compreso e apprezzato da persone e culture di ogni angolo del pianeta.