Medusa
Anche se dalla roccia e dai fiori che la circondano spuntano solo la testa e le spalle, il ritratto di Medusa è immediatamente riconoscibile. La sua testa in marmo è avvolta in una massa inarrestabile di serpenti ed è collocata in modo suggestivo sul bordo di un sentiero. Come è tipico nelle raffigurazioni dell’antica Grecia di una bellezza minacciosa, il suo sguardo penetrante e imperturbabile è rivolto dritto avanti.
Secondo la mitologia, Medusa nacque come una bellissima donna mortale con lunghi capelli fluenti. A causa della sua bellezza e della sua evidente femminilità, fu ammirata dagli dei, e Poseidone ne fu talmente infatuato da rimanerla incinta mentre erano nel tempio di Atena. Quando Atena, moglie di Poseidone, scoprì l’accaduto, maledisse Medusa trasformando i suoi lunghi capelli in una massa di serpenti, cancellando la sua bellezza, sostituendo i suoi denti con zanne affilate e donandole un volto orribile. Fu costretta a trascorrere il resto dei suoi giorni in solitudine in una caverna e, per evitare ogni contatto umano, chiunque incrociasse il suo sguardo sarebbe stato pietrificato. Bandita per la sua bellezza, rimase per sempre completamente sola.
Un termine storico per il volto di Medusa è “Gorgoneion” e, col tempo, il suo volto si è evoluto da quello di un mostro grottesco con denti terrificanti e barba, alla classica bellezza che si osserva nel Giardino Heller. Possiamo ammirare la perfetta simmetria del suo volto, che è stato usato come motivo decorativo in templi, vasi e persino recipienti per bere fin dal 700 a.C. È probabile che questa Medusa si trovasse al bordo di un edificio o di una chiesa, poiché si riteneva che la sua presenza avesse un potere significativo nel scacciare i nemici.
Numerosi sono i racconti allegorici che discutono del potere della testa di Medusa. Nell'Iliade di Omero, uno dei figli di Zeus, Perseo, è celebre per aver decapitato Medusa, cercando la sua caverna mentre essa dormiva. Egli prese numerose precauzioni per evitare il suo sguardo, camminando all'indietro e utilizzando uno specchio per orientarsi. Dopo la decapitazione, la sua testa separata divenne un simbolo di vittoria, potere e protezione, e Zeus la portò come ornamento sul proprio scudo personale.
Il marmo della Medusa del Giardino Heller ha subito gli effetti del tempo, ammorbidendo in parte il suo aspetto, mentre le ricche tonalità calde del marmo richiamano le pietre che la circondano. Questa antica scultura si integra perfettamente nel nuovo ambiente, invitandoci a riconsiderare i miti antichi e il loro retaggio duraturo.