Erwin Novak
Piramide, 1995
Breve descrizione
La *Piramide* di Novak è una scultura minimalista che si fonde con il paesaggio, contrapponendosi alle piramidi monumentali dell’antichità. La sua presenza invita a riflettere su mortalità, eredità e ambizione umana. Come le opere del land artist Richard Long, Novak trasforma materiali comuni in forme cariche di significato.








Erwin Novak († 2018) è stato il fondatore e batterista del leggendario gruppo proto-punk austriaco "Novak's Kappelle" (1967-1979). Ha dedicato la sua vita alla musica e alle sculture, lavorando spesso con materiali trovati.
Erwin Novak (Austriaco, deceduto nel 2018) – Piramide, 1995
È proprio al confine più esterno del giardino che incontriamo la scultura a forma di piramide di Erwin Novak, una struttura che si è intrecciata con il verde circostante, quasi mimetizzata nel suo ambiente naturale. Il suo aspetto leggero contrasta nettamente con il monumentale equivalente, la Grande Piramide di Giza, che rimane un simbolo duraturo dei traguardi dell’ingegno umano.
Eretta oltre quattromila anni fa, la Grande Piramide fu un tempo la struttura artificiale più alta del mondo, con una base che si estendeva per oltre 200 metri e raggiungeva un’altezza impressionante di 146,6 metri. Fu costruita con un numero stimato di 2,3 milioni di blocchi di pietra di dimensioni e forme varie, e servì da necropoli per i re dominanti dell’epoca. Si crede che fossero progettate come macchine della resurrezione, con l’apice appuntito al centro che simboleggiava un condotto per permettere alle anime dei defunti di ascendere nel regno degli dei.
Scegliendo la piramide come forma per la sua scultura, Novak richiama i profondi temi della vita, della morte e della rinascita, intimamente legati alle piramidi nella cultura. Pur non essendoci nulla fisicamente sepolto sotto la scultura di Novak, essa ci induce a riflettere sulla nostra mortalità, evocando antiche e profonde questioni esistenziali legate alla condizione umana.
Un artista che viene subito in mente osservando la scultura di Novak è Richard Long, vincitore del Turner Prize britannico nel 1989. Long condivide l’inclinazione di Novak a trasformare l’ordinario in straordinario, lavorando con materiali naturali, spesso trovati in natura. Già nel 1983 Long sintetizzò perfettamente questa pratica dicendo:
"Sono contento del vocabolario dei mezzi universali e comuni: camminare, posizionare pietre, bastoni, acqua, cerchi, giorni, notti, strade."
Entrambi gli artisti creano opere in armonia con la natura e profondamente intrise di significati simbolici. Durante la sua vita, Novak fu noto non solo per il suo lavoro scultoreo, ma anche come membro fondatore della band di garage rock psichedelico “Novak’s Kapelle”. Novak era il batterista e dedicò la sua vita sia alla musica sia alla realizzazione di sculture, cercando di elevare l’ordinario trasformandolo in qualcosa di nuovo e straordinario.
Questa capacità di trasformare oggetti comuni, sia in musica che in arte, in qualcosa di straordinario è la chiave del lavoro di Novak. La piramide è un perfetto esempio della sua arte, in quanto incarna numerosi temi universali che trascendono il tempo e la cultura. Soprattutto, essa rappresenta il desiderio umano di lasciare un’eredità duratura, sia sotto forma di una struttura fisica, di una canzone o di un ricordo. Essa tocca la domanda più dibattuta: cosa accade dopo che lasciamo questo mondo?