Quercus suber
Fagaceae
Albero sempreverde spesso utilizzato per la produzione di sughero. Capace di rigenerare più volte lo strato di corteccia purché non vengano danneggiati i tessuti vivi posti immediatamente sotto la corteccia stessa rugosa, chiara all’esterno e rosata e spugnosa all’interno.

Fam: Fagaceae
Spe.: Quercus suber L.
Nome volgare: Quercia da sughero, Sughera
Deutsch: Korkeiche
English: Cork oak
Descrizione: Albero sempreverde che può raggiungere i 20 m di altezza e longevo se non è sfruttato per la produzione di sughero.
Il tronco robusto e sinuoso, ben presto si divide in ramificazioni poco regolari a formare una chioma asimmetrica simile a quella del Leccio.
La corteccia inizialmente è liscia e grigia, poi si ispessisce e diventa rugosa, solcata da profonde scanalature, di colore chiaro all'esterno, ma rosato all'interno e spugnoso,” il sughero. Il tronco scoperto dopo che è stata rimossa la scorza suberosa, ha un colore rossastro che poi scurisce quando i tannini reagiscono ossidandosi all’aria.
Le foglie, di medie dimensioni e durevoli per 2-3 anni, sono coriacee, ovato lanceolate, a margine intero oppure con margine aculeato, a volte veri e propri spini, e ripiegato verso il basso. Per consistenza e colore la foglia è molto simile a quella del leccio. La specie è soggetta ad eteromorfismo in relazione all'età; nelle giovani piante o in rametti giovani, le foglie hanno forma ovale, margine piuttosto spinoso e nella pagina superiore, radi peli sparsi; nella pagina inferiore sono verdi con un leggero tomento. Da adulte invece, sulla pagina superiore, sono verdi lucenti mentre sulla pagina inferiore sono bianco grigiastre e protette da sostanze cerose.
I fiori maschili sono riuniti in lunghi filamenti che compaiono in cima ai rami dell'anno precedente. I fiori femminili sono raggruppati sull'asse pubescente di spighette portate sui rami dell'anno.
A seconda del periodo dell'antesi, la maturazione delle ghiande avviene rispettivamente, in autunno dello stesso anno ad antesi primaverile, o a fine estate inizio autunno dell'anno successivo in caso di antesi autunnale.
La ghianda possiede una cupola subsferica che copre circa la metà della ghianda con squame grigie e tomentose.
Habitat: Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Proprietà ed utilizzi: è diffusamente coltivata per la produzione di sughero ma di questa pianta vengono utilizzati anche i suoi frutti, ovvero le ghiande, come cibo per il bestiame e il suo legno come carbone (le ceneri contengono molto potassio).
Note e Curiosità: questo straordinario tesoro del mediterraneo è un albero sempreverde conosciuto anche con il nome di "sughera" o "chaparro" nella penisola iberica.
Il sughero è un materiale leggero, galleggia, è impermeabile ai liquidi e non trasmette calore. Queste qualità erano già note all’uomo da 2000 anni. I Romani lo adoperavano per farne sandali e galleggianti per le reti da pesca. Ma soltanto quando vennero prodotte le bottiglie di vetro su larga scala (dal 1400/1500 circa) vennero create le basi per l’industria del sughero che utilizziamo ancora oggi. Questo perché l’albero è in grado di rigenerare più volte lo strato di corteccia purché non vengano danneggiati i tessuti vivi posti immediatamente sotto la corteccia stessa.
Q. suber viene coltivata anche come arbusto ornamentale da giardino dato che tollera basse temperature; ha bisogno di esposizione in zone di pieno sole ma si adatta a luoghi dove è prevalente l’ombra parziale. Nel giardino botanico Heller il visitatore può ammirarne un esemplare subito dietro il laghetto Malo con la corteccia ricoperta da muschi che ne mettono in evidenza le sue profonde scanalature.