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Pinus cembra

Pinaceae

Albero sempreverde con foglie aghiformi riunite in fascetti di 5. I fiori maschili, gialli, sono raggruppati alla base dei nuovi germogli mentre quelli femminili, color rosa-violaceo, sono portati all’estremità. Le piccole pigne sono coperte da squame

Pinus cembra
Botanics in the Heller Garden - 50 Drawings by Carlson Skoluda

Fam: Pinaceae

Spe.: Pinus cembra L.

Nome volgare: Pino cembro, Cirmolo, Cirmo

English: Swiss pine, Arolla pine


Etimologia: nome latino del pino che significa resinoso e lo specifico Cembra deriva dal nome dialettale “cembro” dato alle popolazioni germaniche che si stanziarono nell’area della Rezia e la cui vita e cultura era legata alla foresta.


Descrizione: Albero sempreverde alto fino a 25 m, con apparato radicale molto sviluppato che permette un robusto ancoraggio al suolo; il fusto è diritto altrimenti anche con strane forme asimmetriche dovute ad avversità atmosferiche.

La corteccia, molto resinosa, è grigio-argentea negli individui giovani, quindi molto fessurata grigio-nerastra all'esterno e rosso-bruna internamente che si squama con l’età.

Le foglie sono aghiformi riunite in fascetti di 5, diritte, rigide di un verde brillante sopra e biancastre sotto; hanno una sezione trigona e sono persistenti per 3-5 anni.

I fiori si schiudono in maggio. I fiori maschili, gialli alla fioritura, sono ovali e raggruppati alla base dei nuovi germogli mentre quelli femminili, brevemente peduncolati e di color rosa-violaceo, sono portati all’estremità.

Le piccole pigne, solitarie o a gruppi di 2-3, che maturano in 2 anni sono ovali, erette e coperte da squame in estate violacee, quindi bruno-rossicce. Contengono ciascuna due semi non alati e vengono predati da roditori, soprattutto scoiattoli, e dagli uccelli. La specie è longeva: secondo alcune fonti, può vivere almeno 600 anni e superare il diametro di 1 m.


Habitat: zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia

Proprietà ed utilizzi: i semi sono commestibili come i pinoli e hanno lo stesso utilizzo; se ne estrae anche un olio. La sua corteccia, ricca di tannini ha proprietà concianti. Dai germogli autunnali e dalla corteccia si ricava una resina molto profumata chiamata “balsamo dei Carpazi”. Perciò in passato il legno, che non viene attaccato dai tarli, veniva anche impiegato, come rivestimento, nell'arredo di interni rustici e nella costruzione di armadi, cassettoni e serramenti.


Note e Curiosità: questo albero piccolo, dai rami densi, cresce ad altitudini più elevate rispetto a qualsiasi altro pino europeo; in natura lo si può trovare fino ai 2400 m.

Durante le glaciazioni ha trovato rifugio in Austria, Svizzera ed Italia settentrionale, per diffondersi poi notevolmente, nel periodo post-glaciale, nelle aree elevate delle Alpi centrali. In seguito, l'areale è risultato in forte contrazione, sia per fattori climatici, sia antropici (disboscamento, pascolo, incendi) e sia, infine, per concorrenza di altre conifere.  sono frequenti le consociazioni, a presenza spesso minoritaria del cembro, con abete rosso, larice, pino mugo e silvestre

Mantiene i rami inferiori al livello del suolo man mano che cresce e i suoi germogli hanno un colore bruno arancio che li distingue da altri pini a cinque aghi. Queste caratteristiche insieme a quella dei coni che presentano un attraente color purpureo, lo rendono apprezzato come albero ornamentale. Infatti, il cirmolo abbellisce con il suo fogliame cespuglioso e decorativo la zona del giardino roccioso del parco botanico Heller.

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