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Araucaria araucana

Araucariaceae

Antica gimnosperma sempreverde arborea dal portamento imponente. Le foglie triangolari, coriacee e pungenti rivestono completamente i rami. I fiori maschili e quelli femminili crescono su individui diversi.

Araucaria araucana
Botanics in the Heller Garden - 50 Drawings by Carlson Skoluda

Fam: Araucariaceae

Spe: Araucaria araucana (Molina) K. Koch,

Nome volgare: pino del Cile, anche se sarebbe più corretto chiamarlo Araucaria del Cile dato che non è un pino

In inglese: Monkey puzzle, ora chiamato pehuén


Distribuzione: originaria del centro-sud del Cile e del sud-ovest dell'Argentina


Descrizione: L’araucaria è una gimnosperma sempreverde arborea originaria dell'emisfero meridionale.

Ha una chioma a cupola e spesso i rami inferiori cadono lasciando il fusto spoglio. Può raggiungere l’altezza di circa 30 metri. La corteccia, spessa e grigia, è solcata da anelli orizzontali. I rametti sono completamente rivestiti da foglie persistenti, embricate, di colore verde scuro. Esse sono larghe e triangolari, coriacee e pungenti. Si tratta di una pianta dioica, ovvero esistono piante maschio e piante femmina. I fiori maschili e quelli femminili crescono, perciò, su individui separati. I fiori femminili sono solitari mentre quelli maschili raggruppati. Il frutto è un cono, simile alle pigne, che matura in due o tre anni diventando di color bruno e grosso circa 15 cm. Si disgrega poi per liberare i semi commestibili, simili ai pinoli, che vengono dispersi dagli animali.

Come tutte le conifere, l'impollinazione avviene tramite il vento.

La pianta Araucaria è molto longeva e di lento accrescimento: l’incremento di altezza non supera i 10 cm all’anno. In natura, infatti, la fioritura non avviene prima dei vent’anni di età.


Note e Curiosità: Le sue origini antiche la rendono una pianta estremamente affascinante: alcuni ritrovamenti fossili hanno dimostrato che il genere Araucaria esisteva anche nell’emisfero settentrionale, fino al periodo Cretaceo. Durante il periodo Giurassico, la pianta si trovava ovunque, sia nell’emisfero settentrionale che meridionale, ed era la fonte principale di nutrimento per i dinosauri. Da qui, l’albero dei dinosauri.

Oggi forma popolamenti puri sui suoli vulcanici della Cordigliera delle Ande cilene e argentine; si ritiene infatti essere tra i boschi più belli della Terra, perché evocano paesaggi forestali ancestrali.

Si tratta di una specie vulnerabile, quindi sono state messe in atto misure di protezione e di restauro. È una specie protetta dal 1990 in quanto considerata albero nazionale del Cile. Diverse iniziative private cilene stanno contribuendo alla salvaguardia delle foreste.

In natura, infatti, le sue popolazioni sono in decremento per via della deforestazione delle foreste argentine che ne ha causato una riduzione del 40%. Altre minacce sono dovute al degrado e frammentazione degli habitat, alla raccolta dei semi, al pascolo eccessivo e alla coltivazione di specie arboree esotiche all'interno delle popolazioni spontanee. In Cile la minaccia principale degli ultimi 25 anni è rappresentata dagli incendi di origine antropica che hanno portato alla distruzione di grandi aree in diversi parchi nazionali.

Questo la rende importante trovarla nel giardino Heller.

In questo parco, l'araucaria, è stata piantata isolata per esaltare il suo portamento geometrico e regolare.

Un bell’albero per la simmetria e la forma. Fusto dritto e cilindrico. Portamento imponente, spesso piramidale allungato, con chioma simile a un ombrello da adulta.

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